Il Cappotto Termico

Cos’è il cappotto termico e come funziona?

Gli edifici rappresentano il 40% del consumo energetico totale europeo. Alla luce di questo dato salta subito all’occhio l’importanza della loro efficienza per raggiungere il traguardo 20-20-20 posto quale obiettivo nel 2007 dal Consiglio europeo: ridurre del 20% i livelli di gas serra in atmosfera, aumentare del 20% l’utilizzo di energie rinnovabili e ridurre i consumi energetici del 20% entro il 2020.

Uno dei metodi più efficaci per migliorare l’efficienza energetica di un edificio consiste nell’”avvolgerlo” con un rivestimento isolante proprio allo stesso modo in cui d’inverno indossiamo un cappotto. Ed è per questo che i cosiddetti sistemi compositi di isolamento termico esterno (ETICS, External Thermal Insulation Composite System) vengono anche definiti sistemi a cappotto.

 

Ma in cosa consiste un cappotto termico?

Si tratta di una serie di elementi edili prefabbricati che vengono applicati direttamente sulla facciata dell’edificio, in sostanza una sorta di sandwich composto da adesivo, materiale isolante, fissaggi, rivestimento base, rinforzo (rete in fibra di vetro) e rivestimento finale con primer e/o pittura protettiva. Una volta terminato il lavoro di applicazione, l’edificio si presenta all’esterno come una normale costruzione intonacata che è dotata però di un “guscio” protettivo isolante in grado di far diminuire sensibilmente il consumo di combustibile necessario al riscaldamento riducendo la dispersione termica attraverso i muri esterni.

Si tratta di una tecnologia rodata da oltre 50 anni di applicazioni all’estero (soprattutto nelle regioni nordiche) e che sta ultimamente prendendo piede anche nel nostro Paese per poter rispettare i parametri di riduzione dell’inquinamento ambientale. Come vedremo rispondendo alle altre domande di questa Guida, l’isolamento a cappotto – se eseguito a regola d’arte – consente notevoli risparmi energetici e di conseguenza minori emissioni di gas serra, oltre ad offrire tutta una serie di altri vantaggi per la salute dell’edificio e per il benessere di chi lo abita.

 

(Articolo pubblicato da: www.guidaedilizia.it)